Il
diaframma stradale è un sistema che permette di allungare la vita delle infrastrutture stradali. Negli ultimi anni le infrastrutture in Europa e in Italia sono sottoposte a operazioni di manutenzione e di ripristino della loro originaria funzionalità in luogo della costruzione di nuove strade. Non di minor rilievo la crescente diffusione di materiali di rinforzo ad elevate prestazioni, interposti fra gli strati della sovrastruttura stradale, capaci di estendere la durabilità della pavimentazione stessa mediante azioni combinate di rinforzo e di distribuzione tensionale, pur con il limite di rappresentare un elemento di discontinuità strutturale.
DiaBit 25 è una geomembrana bitu-elastomerica autotermoadesiva che, appositamente studiata per il rinforzo dei conglomerati bituminosi stradali, contrasta la formazione di avvallamenti e lesioni nello strato di usura superficiale con una funzione complementare di tegumento impermeabile nei confronti della formazione e della risalita di acqua dagli strati sottostanti, bloccando il fenomeno.
DiaBit 25 è autotermoadesiva, quindi si attiva con la somministrazione di calore esterno, come quello fornito dalla stesa in temperatura della pavimentazione a finire in conglomerato bituminoso. Questa capacità adesiva si incrementa con la gestione operativa della pavimentazione per effetto del traffico veicolare e per l'apporto delle radiazioni solari incidenti.
DiaBit 25 è totalmente compatibile con ogni tipo di conglomerato bituminoso, tanto di tipo standard quanto di tipo drenante.
DiaBit 25 viene stesa a secco sulle superfici a riscontro, disponendo i teli secondo il senso di marcia, evitando la formazione di ondulazioni, corrugamenti o pieghe e, dopo aver asportato il film siliconato antiaderente dalla faccia inferiore, si registra e si posiziona sul supporto prevedendo sormonti non inferiori a 10 cm. La armatura composita di rinforzo in tessuto di vetro ad altissima resistenza meccanica inibisce la trasmissione delle fessurazioni e incide sulla distribuzione delle sollecitazioni incidenti. La faccia superiore della membrana è protetta da tessuto non tessuto in polipropilene che garantisce inizialmente una normale transitabilità cantieristica e successivamente una totale compenetrazione con lo strato di asfaltatura a caldo, il cui spessore non deve risultare inferiore a 4 centimetri e la cui temperatura di stesa non deve superare i 140 °C.